Congo Attualità n. 420

L’INSEDIAMENTO UFFICIALE DEL SINDACO DEL COMUNE RURALE DI MINEMBWE (SUD KIVU) – [1]

INDICE

1. INTRODUZIONE
2. UN ATTO IMPROVVISATO E SUBITO CONTESTATO
3. IL DIBATTITO SULLE QUESTIONI GIURIDICHE
4. LA POSIZIONE DEL CAPO DELLO STATO
5. L’INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL MINISTRO DEL DECENTRAMENTO

1. INTRODUZIONE

Il recente insediamento, il 28 settembre, del sindaco di Minembwe, un comune rurale del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDCongo), ha suscitato molte polemiche e ravvivato tensioni politiche e comunitarie già esistenti. Una possibilità di pace per alcuni, benzina sul fuoco per altri … L’insediamento di Gad Mukiza come sindaco del comune di Minembwe continua a dividere i Congolesi tra loro. Al centro della polemica, le tensioni tra i Banyamulenge, di origine ruandese, e i Babembe, di origine autoctona. Da diversi mesi, queste tensioni provocano una recrudescenza delle violenze nei territori di Fizi, Uvira e Mwenga. Il 10 agosto scorso, l’Ufficio congiunto per i diritti umani delle Nazioni Unite nella RDCongo (BCNUD) ha fatto il punto su questa crisi di insicurezza: almeno 95 villaggi distrutti e 110.000 sfollati.
I gruppi “autoctoni” si oppongono alla creazione del comune di Minembwe e all’insediamento del suo sindaco, Gad Mukiza, un Munyamulenge. Il suo vice, un Mubembe, non ha partecipato alla cerimonia di insediamento del sindaco. Le milizie locali di autodifesa, denominate genericamente col nome di Mai-Mai, considerano l’insediamento del nuovo sindaco di Minembwe come un atto di occupazione delle loro terre ancestrali da parte dei Banyamulenge.
Sul sito web Kivu Security, Judith Verweijen afferma che la creazione del comune rurale di Minembwe suscita nei Babembe il ricordo della fine degli anni 1990 e dell’inizio degli anni 2000, il periodo cioè della seconda guerra del Congo. Secondo lei, “l’amministrazione ribelle del Raggruppamento Congolese per la Democrazia (RCD), sostenuta dal Ruanda, aveva istituito il territorio di Minembwe. La creazione di questo territorio rispondeva a un desiderio coltivato da molto tempo dai Banyamulenge, a cui le autorità coloniali avevano continuamente rifiutato di concedere una loro propria entità amministrativa (distretto o raggruppamento)”. La ricercatrice fa quindi osservare che la creazione del territorio di Minembwe “sembra confermare la teoria del complotto, secondo cui i Banyamulenge si troverebbero in prima linea nel contesto di un’invasione straniera, con l’obiettivo di costringere gli autoctoni ad abbandonare le loro terre, per appropriarsene e imporre proprie autorità alla guida dell’amministrazione locale”.
Questa teoria sarebbe confermata dal fatto che, all’atto di insediamento del nuovo sindaco di Minembwe abbia partecipato anche l’attuale ministro del decentramento, Azarias Ruberwa, presidente dell’ex ribellione dell’RCD. Secondo una parte della classe politica congolese, il caso Minembwe sta diventando il simbolo di un progetto di “balcanizzazione” dell’est della RDCongo da parte del vicino Ruanda.[1]

2. UN ATTO IMPROVVISATO E SUBITO CONTESTATO

Il 28 settembre, il ministro della Difesa Aimé Ngoy Mukena si è recato a Minembwe, nel territorio di Fizi (Sud Kivu), alla guida di una delegazione governativa in missione di pacificazione. La delegazione era composta da deputati nazionali, dal governatore del Sud Kivu Théo Ngwabidje, dal ministro provinciale degli interni Lwabandji Lwasi Ngabo, dal capo di stato maggiore dell’esercito, il generale Célestin Mbala e da altre personalità politiche e militari. L’obiettivo era quello di cercare delle soluzioni al problema dell’insicurezza che prevale suegli alti e medi altipiani di Minembwe, Uvira e Mwenga, teatri di numerose violenze da diversi anni. Nei giorni precedenti, la delegazione governativa aveva condotto una missione simile in Ituri e a Beni.
In questa occasione, il ministro provinciale degli interni del Sud Kivu ha ufficialmente insediato il sindaco e il vice sindaco del comune rurale di Minembwe. A tale atto, ha partecipato anche il ministro del decentramento Azarias Ruberwa. Il nuovo sindaco, Gad Mukiza, membro della comunità dei Banyamulenge, era presente, ma non il suo vice, membro della comunità dei Babembe. Il sindaco di Minembwe e il suo vice erano stati nominati all’inizio del 2019, insieme a quelli delle città di Baraka, Uvira e Kamituga, già in funzione. Altri comuni rurali creati nello stesso tempo sono ancora sprovvisti di autorità comunali.
Tuttavia, l’insediamento delle nuove autorità del comune rurale di Minembwe avviene in un momento in cui le popolazioni autoctone congolesi considerano i Banyamulenge, comunità ruandofona, come dei rifugiati e/o degli immigrati ruandesi, detentori della nazionalità ruandese e, conseguentemente, privi della nazionalità congolese. Inoltre, li sospettano di avere degli obiettivi territoriali e secessionisti al riguardo di questa parte della RDCongo. Gran parte della popolazione locale, infatti, pensa che la cerimonia di insediamento del sindaco di Minembwe faccia parte di un progetto che risalerebbe a molto tempo fa e che consisterebbe nel rendere questa parte della RDCongo uno stato indipendente popolato, appunto, da questa minoranza ruandofona, denominatasi Banyamulenge. In seguito a questi sospetti e dubbi, è da quasi 4 anni che l’entità territoriale di Minembwe è scossa da una crisi di insicurezza senza precedenti. Le milizie locali Maï-Maï, contrarie all’erezione di Minembwe a comune rurale, si scontrano spesso con una coalizione di gruppi armati banyamulenge, tra cui Ngumino, Makanika, Twigwaheno e Adroid.[2]

Tutto inizia con la “carovana della pace”. Si tratta, infatti, di una delegazione mista guidata dal ministro della Difesa nazionale della Repubblica Democratica del Congo e composta dal Capo di Stato maggiore dell’esercito, da alcuni parlamentari nazionali e da alcune autorità locali delle province colpite dall’insicurezza.
L’itinerario della delegazione era: Bunia nell’Ituri, Beni nel Nord Kivu, Minembwe-Kipupu nel Sud Kivu, Muliro e Kipushi nel Tanganica e Lubumbashi-Kasumbalesa nell’Alto Katanga. L’obiettivo era quello di poter ascoltare le autorità amministrative, politiche e militari locali, la società civile e i vari strati della popolazione, per poter trovare delle soluzioni al problema dell’insicurezza, ecc.
Nelle prime fasi della missione, la delegazione non incontra alcun problema, tutto gira come un orologio. Il messaggio di pace è lanciato e la carovana prosegue il suo viaggio. Poi arriva il turno del Sud Kivu.
Il ministro del decentramento, Azarias Ruberwa, non fa parte della delegazione della carovana della pace. Tuttavia, egli arriva all’aeroporto di Kavumu / Bukavu insieme al governatore del Sud Kivu, Théo Ngwabidje Kasi, per recarsi a Minembwe, sicuramente con un’altra missione, quella di installarvi ufficialmente il sindaco e il vice sindaco. A Minembwe, i membri della delegazione del ministro della Difesa e i partecipanti alla “carovana della pace” non hanno previsto alcun eventuale insediamento del sindaco e vicesindaco. Tuttavia, viene inserito nel programma. In quel momento, inizia la confusione.
Sui social media, il deputato Pardonne Kaliba, che faceva parte della delegazione del ministro della Difesa, ha dichiarato: «Non sono andato a Minembwe per l’insediamento del sindaco. È all’aeroporto di Kavumu / Bukavu che abbiamo incontrato il ministro Ruberwa insieme al governatore del Sud Kivu. In quel momento, sono gli unici a conoscere la loro missione di insediamento del sindaco di Minembwe. Né io, né il ministro della Difesa eravamo a conoscenza del loro programma. La delegazione del ministro della difesa non prevedeva l’insediamento del sindaco e vice sindaco di Minembwe. È stato in quel momento che ci siamo resi conto che il ministro del decentramento, Azaras Ruberwa, era venuto per ufficializzare l’insediamento del sindaco. Questo atto è stato effettuato in modo fraudolento. È stato un complotto di Ruberwa».
Il  ministro dell’Interno della provincia del Sud Kivu, Lwabanji Lwasi Ngabo, ammette che l’atto in questione non era stato programmato. Tuttavia, ha affermato che si è considerato opportuno approfittare della sua presenza a Minembwe per compiere questo atto puramente amministrativo: «È stata una coincidenza. Non avevo i testi per redigere il verbale. Ho dovuto fare riferimento a dei testi di cui non disponevo, perché quest’atto di insediamento non era stato previsto. Sono stato avvisato alle 22:00 e dovevo partire il mattino seguente. Si è trattato di una pura e semplice coincidenza. Allora ho chiesto che, tramite Whatsapp, mi si comunicassero i testi relativi alla  nomina del sindaco e del vice sindaco e alla loro notificazione». Lwabanji respinge l’idea di un insediamento “precipitato”. Secondo lui, nulla è stato affrettato. Egli ha precisato che il sindaco in questione stava già da tempo svolgendo le sue funzioni in modo ufficioso: «Non c’è stata alcuna precipitazione. Il sindaco di Minembwe era in sede già da tempo. Io, come autorità competente, ho proceduto solo al suo insediamento in forma ufficiale. È stato un atto semplicemente  amministrativo. Si sarebbe potuto farlo in quel giorno o più avanti». Egli ha aggiunto che né Ruberwa né tantomeno Mukena sono stati implicati nella cerimonia..
Vari membri della delegazione del ministro della difesa  riconoscono il disagio che si è creato in seguito all’insediamento ufficiale del sindaco del comune rurale di Minembwe, poichè “non era stato previsto”.
Presso gli uffici della Presidenza della Repubblica, l’imbarazzo è totale. Secondo un consigliere del presidente Tshisekedi e membro dell’Unione per la Democrazia e il Progresso Sociale (UDPS), il partito del presidente, ritiene che si tratti di un “pasticcio” orchestrato dal primo ministro e dal PPRD: «Un dossier così delicato avrebbe dovuto essere discusso in Consiglio dei ministri, ma non è stato così. Il Presidente non ne sa nulla».[3]

Il 2 ottobre, in una conferenza stampa, il ministro provinciale dell’interno, Lwabanji Lwasingabo, ha dichiarato che Ha sottolineato che è stato lui a presiedere l’insediamento ufficiale del sindaco di Minembwe e del suo vice e non la delegazione del governo centrale guidata dal ministro della Difesa Aimé Ngoy Mukena, che si trovava a Minembwe per una missione di pace.
Tuttavia, sono molti quelli che non capiscono come, sui dieci comuni rurali creati nel 2015, solo il sindaco del comune di Minembwe e il suo vice siano stati nominati e insediati. «Questo è un grande problema», ammette il ministro provinciale Lwabanji, aggiungendo di aver già scritto al governo centrale per chiedere che siano nominati e installati anche i sindaci e i vice sindaci degli altri nove comuni, ma non è stato fatto nulla. Nel frattempo, la popolazione ritiene che il comune di Minembwe stia usufruendo di favoritismi derivanti da una “losca manovra” escogitata da certe autorità ai vertici del paese.[4]

Il 3 ottobre, il portavoce del governo, Jolino Makelele, ha affermato che «Azarias Ruberwa è il ministro del decentramento e, quindi, responsabile di tutto ciò che riguarda gli enti territoriali decentrati. Abbiamo trovato un progetto già in atto. Non abbiamo che portato a termine quanto già deciso dal 2013. Per quanto riguarda la presenza di molte autorità, sia politiche che militari e diplomatiche, il portavoce del governo ha detto che “è stata una coincidenza nella tempistica. Era stata programmata una delegazione di politici e di ufficiali militari per una missione di  sensibilizzazione della popolazione su tutto ciò che il governo sta facendo per porre fine alla guerra e a certe tesi secessioniste».[5]

Il 13 ottobre, in un’intervista, Azarias Ruberwa ha dato la sua versione sull’atto d’insediamento del sindaco di Minembwe: «In Consiglio dei ministri si era deciso che andassi insieme al ministro della Difesa, come membro della delegazione per la sicurezza e la pace. Non sono stato io a presiedere l’atto di insediamento del sindaco di Minembwe, perché ciò non era di mia competenza, né rientrava nell’ordine di missione … Ciò che è stato detto su di me è estremamente offensivo e falso. Sono a Minembwe con il ministro della Difesa, il capo di stato maggiore dell’esercito, dei deputati nazionali, il governatore del Sud Kivu e il ministro provinciale degli interni. C’è anche il sindaco di Minembwe, che svolge le sue funzioni in modo ufficioso da quasi un anno e mezzo, essendo stato notificato dal governatore, dopo la sua nomina, in maggio 2019. Abbiamo avuto delle riunioni sul problema dell’insicurezza». Secondo Azaria Ruberwa, sono state le autorità provinciali a decidere di insediare il sindaco: «L’atto di insediamento riveste una formalità amministrativa che, anche secondo la legge, non ha grande importanza. Si tratta piuttosto di un atto simbolico e psicologico. Mentre eravamo a Minemwe, la società civile e la popolazione hanno sollevato la seguente questione: “i sindaci delle città di Uvira, Baraka e Kamituga sono già stati insediati, ma non quello di Minembwe, benché sia stato notificato nello stesso tempo”. Il governatore e il ministro provinciale hanno loro risposto: “Perché avete sollevato questa questione, non è necessario che noi rientriamo a Bukavu e che torniamo qui un’altra volta. Lo faremo domani mattina”. È così che il ministro provinciale degli interni ha presieduto l’atto in presenza del governatore».[6]

  • Pareri favorevoli.

Il 28 settembre, il governatore del Sud Kivu, Théo Ngwabidje, ha dichiarato che l’insediamento delle nuove autorità di Minembwe, appartenenti a diverse comunità etniche, potrebbe consentire il ritorno della pace in questa parte del Paese e ha chiesto a tutti i membri delle varie comunità etniche di ritornare a Minembwe, poiché «i Fuliro, i Bembe, i Nyindu, i Banyamulenge… siamo tutti figli della stessa provincia del Sud Kivu».[7]

Il 29 settembre, un ex deputato nazionale, Enock Sebineza, ha affermato che, nonostante le percettibili tensioni, l’insediamento del sindaco di Minembwe rappresenta un’opportunità: «È un passo avanti nella giusta direzione, avvicinando l’amministrazione ai cittadini che dovevano percorrere 150 chilometri per far registrare una nascita o chiedere un documento amministrativo. Si tratta di un’entità decentralizzata che favorisce uno sviluppo locale integrato».[8]

Il 4 ottobre, in un’intervista, l’ex direttore di gabinetto del ministero provinciale degli interni del Sud Kivu, Josué Boji, ha affermato che era importante e urgente creare il comune di Minembwe, per assicurare una migliore amministrazione al servizio della popolazione. Avendo coordinato la commissione incaricata della delimitazione dei vari comuni e città del Sud Kivu, Josué Boji ha sottolineato che, nel passato, per ottenere un semplice certificato di nascita o di matrimonio, un abitante di Minembwe doveva andare a Uvira. Secondo lui, è a causa di questi problemi amministrativi che dal 2013 si è deciso di creare dei comuni rurali e delle nuove città, per permettere alla popolazione di beneficiare dei vari servizi amministrativi. L’ex capo di gabinetto del ministero provinciale degli interni del Sud Kivu consiglia ai politici di evitare  inutili polemiche e contraddizioni che possono intralciare la vita normale della provincia. Secondo  lui, nella logica del decentramento, i comuni sono la strada che il Paese ha scelto per garantire un’amministrazione migliore.[9]

  • Altri contrari.

 

Non c’è alcun consenso unanime circa l’istituzione del comune rurale di Minembwe. Diverse personalità della politica e della Società civile e varie organizzazioni indipendenti identificano il nuovo comune di Minembwe come una delle cause degli attuali conflitti armati sul posto.

Il deputato Bulambo Kilosho, eletto a Mwenga, si è detto molto sospettoso nei confronti di certe velleità che possono aver motivato la creazione del contestato comune rurale di Minembwe. Egli ha quindi chiesto l’abolizione del decreto di istituzione del comune di Minembwe e una dichiarazione di annullamento del recente insediamento del suo sindaco.[10]

Il deputato Éric Ngalula ha affermato che la questione dell’insediamento del sindaco del comune rurale di Minembwe, nella provincia del Sud Kivu, gli ricorda le guerre del 1996 e del 1998, quando gli ingredienti di una balcanizzazione del paese erano già evidenti, ma ha aggiunto che quel piano di balcanizzazione è fallito, a causa dell’unità nazionale e della vigilanza della popolazione. Secondo questo parlamentare eletto a Lupatapata, nel Kasaï-Oriental, a nome dell’UDPS, questo piano non avrà alcun futuro, né oggi né domani.[11]

Il deputato nazionale Gratien de Saint-Nicolas Iracan ha dichiarato che l’atto di insediamento ufficiale del sindaco di Minembwe è stato affrettato. Secondo questo parlamentare eletto a Bunia, sarebbe stato necessario prepararlo meglio e annunciarlo alla popolazione: «Ritengo che fosse troppo presto per poter procedere all’insediamento ufficiale del sindaco del comune rurale di Minembwe. Non era il momento giusto per procedere a tale atto. Bisognava prima annunciarlo e assicurarsi che tutte le relative normative, a livello dei vari ministeri di settore, fossero soddisfatte, affinché si potesse procedere in modo corretto, evitando confusione e contestazioni».
Tuttavia, egli ha auspicato che si eviti qualsiasi forma di speculazione intorno a Minembwe, per non deteriorare maggiormente il clima di insicurezza che imperversa nei territori di Fizi, Mwenga e Uvira da tre anni: quasi 400 morti, 150.000 sfollati interni, 311 villaggi incendiati, 25.179 case date alle fiamme, 57 centri sanitari distrutti, 264.396 capi di bestiame portati via o uccisi. Gratien Iracan era membro della delegazione ufficiale guidata dal ministro della difesa,  in missione di pace nelle zone più colpite dall’insicurezza, tra cui Minembwe. Ha anche partecipato all’atto di insediamento del sindaco di questo comune rurale.[12]

3. IL DIBATTITO SULLE QUESTIONI GIURIDICHE

Il 2 ottobre, in una conferenza stampa organizzata presso il governatorato della provincia del Sud Kivu, il ministro provinciale dell’interno, Lwabanji Lwasingabo, ha tentato di apportare alcuni chiarimenti sul recente insediamento ufficiale del sindaco del comune rurale di Minembwe.
Il ministro Lwabanji ha detto di non sapere perché certe persone si sono agitate e vogliono mettere in questione l’esistenza del comune rurale di Minembwe. Secondo lui, il comune rurale di Minembwe è ben delimitato e non invade nessun’altra entità.
Lwabanji ha affermato che, nel 2013, l’ex primo ministro Matata Mponyo aveva emesso il decreto legislativo 13/029 relativo alla creazione di 15 comuni rurali. Si tratta di Bulambika, Hombo, Minova e Nyabibwe per il territorio di Kalehe; di Sange, Luvungi e Kiliba per il territorio di Uvira; di Minembwe, Misisi, Baraka e Swima per il territorio di Fizi; di Nyangezi e Kamanyola per il territorio di Walungu e di Kavumu per il territorio di Kabare.
Tale decreto fu sospeso nel 2015 dal Consiglio dei ministri, poiché alcuni centri abitati non adempivano le condizioni per diventare città o comuni rurali. Tuttavia, in quel consiglio dei ministri, si decise di revocare la sospensione per 10 comuni rurali, tra cui Minembwe, sui 15 inizialmente creati. Di conseguenza, quel consiglio dei ministri adottò un decreto che confermava la creazione di 10 comuni rurali sui 15 inizialmente creati, compreso Minembwe.
Lo stesso decreto, nei suoi allegati, fissava i limiti di ogni comune. Il ministro provinciale dell’Interno indica che, secondo quel decreto del 2015, il territorio del comune rurale di Minembwe è limitato: a nord dai fiumi Kalungi e Minembwe; a sud dai fiumi Sarah e Kabanja, a est dalla catena dei monti di Mukoko e dalla foresta di Rugemero e, ad ovest, dal fiume Matenganya.
Il ministro provinciale dell’interno del Sud Kivu precisa che tutti questi limiti si trovano all’interno del solo territorio di Fizi e non invadono altri territori. Secondo le sue dichiarazioni, il comune di Minembwe ha una superficie di soli 10 km2 e non invade né il territorio di Mwenga, né il territorio di Uvira, tantomeno il territorio di Walungu e non si estende fino a Baraka, Bilalo Mbili o Kamanyola.
Secondo Lwabanji Lwasingabo, è solo il 28 novembre 2018 che il vice primo ministro e ministro degli interni del governo di Bruno Tshibala, Henry Mova Sakanyi, ha nominato e destinato il sindac di Minembwe e il suo vice. Essi ne saranno notificati il ​​1° febbraio 2019 dal Segretario Generale del Ministero dell’Interno. Il 20 febbraio dello stesso anno è il governatore provinciale del Sud Kivu, Claude Nyamugabo, che ha loro confermato la suddetta notifica e, da quel momento, hanno potuto raggiungere la loro sede. Il ministro provinciale dell’Interno ha aggiunto che è per questo che, dal 2019, già riceveva documenti e rapporti da essi firmati e che, il 28 settembre 2020, non ha fatto che compiere un atto amministrativo.[13]

Il 6 ottobre, l’ex ministro per lo sviluppo rurale, Justin Bitakwira, ha dichiarato di non riconoscere il comune di Minembwe: «Nella provincia del Sud Kivu, Minembwe è un villaggio del territorio di Fizi, settore di Lulenge e non ha più di 2.000 abitanti, affinché possa essere eretto a comune rurale, come previsto dalla legge. Ci vogliono almeno 20.000 abitanti. Di conseguenza, Minembwe non riempie le condizioni per essere riconosciuto come comune rurale». Questo deputato di Uvira (Sud Kivu) ha ricordato che, per autorizzare la creazione di un comune, è necessario il consenso dell’Assemblea provinciale: «Nel 2013, il primo ministro di allora, Matata Ponyo, emanò un decreto sulla creazione del comune rurale di Minembwe, senza tuttavia disporre del previo e necessario parere favorevole dell’Assemblea provinciale». Messo tra parentesi nel 2015 dal Consiglio dei Ministri, per calmare la tempesta che si era creata, il Decreto di Matata era stato curiosamente “sbloccato” nel 2018, da un decreto di Bruno Tshibala, allora Primo Ministro.
Justin Bitakwira ha inoltre fatto osservare che, «nel Sud Kivu, ci sono più di 20 comuni in cui non si è ancora proceduto ad insediare il sindaco e il vice sindaco. Perché lo si è fatto solo per Minembwe? L’insediamento delle autorità solamente a Minembwe diventa oggetto di sospetto. Se avessero iniziato con gli altri comuni, probabilmente non ci sarebbe stato alcun problema». Questo ex ministro, membro dell’FCC, vi vede come un inizio di “balcanizzazione del paese a partire da Minembwe”. In effetti, la popolazione autoctona congolese sospetta che la minoranza ruandofona, conosciuta sotto la denominazione Banyamulenge, abbia delle mire territoriali e secessioniste riguardo a questa parte del territorio congolese. Inoltre, sempre secondo la popolazione congolese, il comune di Minembwe è contestato, perché i suoi confini sarebbero stati ampliati, invadendo i territori dei gruppi etnici circostanti.[14]

Secondo il gruppo dei deputati nazionali del Sud Kivu, il decreto numero 013/029 del 13 giugno 2013 che istituisce il comune di Minembwe è incostituzionale, perché non aveva previamente ricevuto alcun “parere favorevole” da parte dell’Assemblea provinciale del Sud -Kivu, come previsto dall’articolo 46 della legge organica numero 08/016 del 17 ottobre 2008, relativa alla composizione, organizzazione e funzionamento degli enti territoriali decentrati. Per questo, il gruppo chiede al Primo Ministro di emanare un decreto che “sopprima Minembwe dalla lista dei comuni della provincia del Sud Kivu.[15]

Il 9 ottobre, in un comunicato, il movimento civico “Filimbi” ha affermato di aver effettuato un’attenta analisi giuridica della procedura che ha condotto alla creazione del comune rurale di Minembwe. Secondo Filimbi, sembra abbastanza chiaro che la creazione del comune di Minembwe è illegale: «Uno dei presupposti per creare un  “comune” è il previo consenso dell’Assemblea provinciale. A tal proposito, il decreto n. 13/029 del 13 giugno 2013 che conferisce lo status di comune a Minembwe indica che il consenso favorevole dell’Assemblea provinciale del Sud Kivu è contenuto nella decisione n. 09 / 200 / PLEINIERE / ASPRO / SK del 7 ottobre 2009, relativa alla proposta del Governatore della Provincia del Sud Kivu del 9 giugno 2009, circa l’erezione di alcune agglomerazioni della Provincia del Sud Kivu in Comuni. Alla luce di queste informazioni, abbiamo quindi consultato la decisione n. 09/200 presa dall’Assemblea provinciale il 7 ottobre 2009. Con nostra grande sorpresa, essa non include il comune di Minembwe nell’elenco dei comuni raccomandati dall’Assemblea provinciale. Di conseguenza, si deve concludere che la creazione del Comune di Minembwe con decreto n. 13/029 del 13 giugno 2013 che conferisce lo status di comune all’agglomerazione di Minembwe non è conforme all’articolo 46 paragrafo 2 della legge organica n. 08/16 del 7 ottobre 2008, relativa alla composizione, organizzazione e funzionamento degli Enti Territoriali Decentrati». In seguito a tutto ciò, Filimbi ha proposto l’abrogazione del decreto-legge n. 13/029 del 13 giugno 2013, che conferisce lo status di comune a Minembwe e ha chiesto anche le dimissioni di Azarias Ruberwa, ministro del decentramento, implicato personalmente in un atto irregolare, come quello dell’insediamento del sindaco di Minembwe.[16]

Il 9 ottobre, l’Inter-Mutualità delle Associazioni del Sud-Kivu (IMASKI), composta dalle comunità di questa provincia, ha espresso la sua indignazione per la creazione del comune di Minembwe e l’insediamento delle sue autorità. In una dichiarazione, queste associazioni hanno affermato che la creazione del comune di Minembwe non ha rispettato le 3 seguenti condizioni necessarie: – essere un’agglomerazione di oltre 20.000 abitanti; – essere proposta dal ministro degli affari interni; – avere il consenso dell’Assemblea provinciale.
Perciò IMASKI raccomanda e chiede che:
–  Sia rinviato il Decreto n. 18/020 del 30 maggio 2018 che revoca la sospensione dell’esecuzione delle disposizioni dei decreti che conferiscono lo statuto di comune a determinate agglomerazioni;
– Siano abrogati i decreti dal n. 13/020 al n. 13/030 del 13 giugno 2013, che conferiscono lo statuto di città e comuni a certe agglomerazioni;
– Sia rinviato il decreto n. 25 / CAB / MIN / MININTERSEC / HMS / 075/2018 del 20 novembre 2018, relativo alla nomina del sindaco e del vicesindaco del comune di Minembwe, perché illegale;
– Sia revocato il ministro Azarias Ruberwa, per abuso di potere e alto tradimento;
– Sia discussa in Consiglio dei Ministri la questione dei comuni rurali, al fine di autorizzare il governo ad agire di conseguenza;
– Siano avviate le operazioni di identificazione e di censimento della popolazione congolese;
– Siano rafforzate la sorveglianza e la protezione delle frontiere della RD Congo;
– Siano preservate la pace e la convivenza pacifica, nel rispetto delle leggi e delle tradizioni congolesi.[17]

Il 13 ottobre, l’ex primo ministro Adolphe Muzito è ritornato su una serie di decreti che concedono lo statuto di comune ad alcune agglomerazioni della provincia del Sud Kivu. Nella sua presentazione, egli ha spiegato che, nel 2009, il governatore del Sud Kivu, aveva proposto all’Assemblea provinciale di concedere lo statuto di comune ad alcune agglomerazioni. Ma nel suo “parere conforme”, l’organo deliberativo del Sud Kivu non aveva ritenuto Minembwe.
Adolphe Muzito ha affermato che, nel 2012, quando era primo ministro, aveva firmato un decreto che, basandosi sul “parere conforme” dell’Assemblea provinciale del Sud Kivu, concedeva lo statuto di comune ad alcune agglomerazioni. Minembwe non vi era incluso.
In una conferenza stampa, Adolphe Muzito ha dichiarato: «In giugno 2013, con decreto, su proposta del ministro dell’Interno, il Primo Ministro Matata ha abrogato il decreto del suo predecessore Adolphe Muzito e ha emanato un altro decreto. Riferendosi al “parere conforme” dell’Assemblea provinciale del Sud Kivu, conferisce lo statuto di città e comuni ad alcune agglomerazioni del Sud Kivu, includendovi Minembwe, i cui confini sono fissati nello stesso decreto. Con decreto del 22 luglio 2015, il primo ministro Matata ha deciso di sospendere l’esecuzione del suddetto decreto. In  maggio 2018, il primo ministro Bruno Tshibala, su proposta dei ministri Henri Mova e Azarias Ruberwa, ha deciso di revocare la sospensione delle disposizioni di tutti i decreti. Nel suo decreto del 20 novembre 2018 emana un altro decreto relativo, tra l’altro, alla nomina del sindaco e vice sindaco del comune rurale di Minembwe».
Infine, Adolphe Muzito ha proposto di rinviare il decreto di Matata Ponyo se non viene annullato:
«Questo decreto avrebbe dovuto essere revocato o abrogato, non essendo stato annullato in seguito a un ricorso giudiziario del Consiglio di Stato entro i tempi legali, purtroppo già scaduti. In questo momento, per annullare tutti gli effetti del passato, questo decreto deve essere semplicemente rinviato dall’autorità competente, per rispettare la forma e la giurisdizione. Non può quindi essere abrogato, per evitare il rischio di un vuoto giuridico, ma semplicemente rinviato, in vista della riattivazione del decreto di febbraio 2012». Egli ha aggiunto: «Tuttavia, nella misura in cui l’agglomerazione di Minembwe soddisfacesse tutte le condizioni di base per essere riconosciuto come comune e, trattandosi di terre e di problemi fondiari, è necessario procedere a una consultazione delle comunità locali, per raggiungere un consenso che porterebbe l’Assemblea provinciale del Sud Kivu a rilasciare, questa volta, il suo “parere conforme”, per motivi di pace».[18]

Il 20 ottobre, a Kinshasa, il deputato Katembo Mbusa Tembos Yotama ha presentato al Consiglio di Stato la richiesta di annullamento del decreto del Primo Ministro n° 13/029 del 13 giugno 2013, relativo al conferimento dello statuto di città e comuni ad alcune agglomerazioni del paese, tra cui Minembwe, nel Sud Kivu. Secondo il deputato eletto a Butembo, il suo approccio è puramente giudiziario e basato sulla violazione della legge sugli enti territoriali decentralizzati, principalmente dell’articolo 46, che stabilisce la procedura da seguire a tal fine. La richiesta del deputato Katembo Mbusa è diretta contro la Repubblica Democratica del Congo (RDC) rappresentata nella persona del Primo Ministro, in seguito all’illegalità e l’irregolarità del procedimento e alle condizioni stabilite per erigere degli agglomerati di popolazione in comune.[19]

4. LA POSIZIONE DEL CAPO DELLO STATO

Il 7 ottobre, a Goma, in un’udienza concessa ai deputati provinciali del Nord e del Sud Kivu, il Presidente della Repubblica, Félix Tshisekedi, ha promesso loro di ordinare al Vice Primo Ministro e Ministro dell’Interno, Gilbert Kankonde, la sospensione del recente insediamento del sindaco e vice sindaco del controverso comune rurale di Minembwe, situato nel territorio di Fizi. Egli a anche annunciato l’istituzione di una commissione di esperti, non originari della zona, per effettuare degli studi di fattibilità.[20]

L’8 ottobre, in una conferenza stampa a Goma, il Capo dello Stato, Felix Tshisekedi, ha annunciato di aver deciso di «annullare quanto fatto finora per Minembwe» e di voler istituire una commissione di esperti scientifici non originari del luogo, per verificare tutti i confini del territorio di Fizi, nel Sud Kivu.[21]

Il 9 ottobre, durante la riunione del Consiglio dei Ministri, il Presidente della Repubblica, Félix Tshisekedi, è tornato sulla situazione di tensione esistente sugli Altopiani del Sud Kivu, in seguito all’insediamento ufficiale delle autorità del comune rurale di Minembwe. Secondo il rapporto del Consiglio dei ministri, «sulla base delle informazioni raccolte durante i colloqui che ha avuto con i vari strati sociali della provincia, tra cui i parlamentari nazionali e provinciali, le autorità civili e militari e i rappresentanti della Società civile e, tenuto conto del rischio imminente di destabilizzazione e di esacerbazione della tensione tra le popolazioni degli Altopiani del Sud Kivu, in qualità di garante del buon funzionamento delle Istituzioni, il Capo dello Stato ha ribadito la sua decisione di annullare l’insieme del processo di insediamento oggetto di contestazione». Per farlo, egli ha deciso di costituire quanto prima una commissione composta da esperti scientifici non autoctoni, con il compito di chiarire le cose, di verificare tutti i confini dei comuni interessati situati sugli Altopiani, al fine di cercare proposte di soluzioni appropriate.[22]

Il 9 ottobre, la delegazione dei deputati provinciali del Sud Kivu, dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica a Goma, ha annunciato che il Capo dello Stato non ha fatto che eseguire la volontà della rappresentanza provinciale che, da tempo, aveva chiesto la sospensione del provvedimento istitutivo di tale Comune, perché privo del “parere favorevole” dell’organo deliberativo. Rispondendo alla domanda sul perché si stia discutendo solo sul comune rurale di Minembwe, quando nello stesso decreto ne erano stati creati altri nove, la delegazione ha indicato che la decisione del Capo dello Stato, che annulla il comune di Minembwe, si estende anche agli altri comuni creati dal decreto del 2013, perché anche vari di essi non adempirebbero tutte le condizioni richieste. Secondo la delegazione, gli esperti che condurranno gli studi di fattibilità lo faranno anche per tutti gli altri comuni della provincia.[23]

Il 12 ottobre, in un’intervista, il sindaco del comune rurale di Minembwe, Gady Mukiza, ha dichiarato di voler rispettare la decisione del Capo dello Stato e di rimanere agli ordini delle alte autorità del paese. Ha anche detto di non aver ancora ricevuto alcun documento  di annullamento del suo insediamento: «Sono stato insediato dal ministro provinciale degli interni alla presenza del governatore provinciale e di altre autorità a livello nazionale. Finora, non ho ricevuto alcun documento che annulli il processo verbale (PV) del mio insediamento. Comunque, farò ciò che le autorità diranno».  Egli ha però denunciato le dichiarazioni di quelle personalità che qualificano i Banyamulenge come invasori.[24]

Su twitter, il deputato Juvénal Munubo, dell’Unione per la Nazione Congolese (UNC), ha dichiarato: «Per la pace a Minembwe, penso che le soluzioni siano: il rafforzamento della presenza delle Forze Armate della RDCongo (FARDC); un dialogo intercomunitario tra i Banyamulenge, i Babembe, i Bafuliro e i Banyindu e una diplomazia parlamentare tra i Paesi della CEPGL» . Egli ha ricordato che, sugli altipiani di Minembwe, Uvira e Mwenga, i conflitti sono alimentati anche dalla presenza di gruppi armati stranieri provenienti da alcuni paesi limitrofi, il che giustificherebbe la proposta di una diplomazia parlamentare tra i Paesi della Regione del Grandi Laghi.
In qualità di relatore del comitato per la difesa e la sicurezza dell’Assemblea nazionale, Juvénal Munubo, faceva parte della delegazione condotta dal ministro della Difesa, Ngoy Mukena, per una missione di pace a Bunia (Ituri), Beni e Goma  (Nord Kivu), Bukavu e Minembwe (Sud Kivu).[25]

5. L’INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL MINISTRO DEL DECENTRAMENTO

Il 2 ottobre, il deputato nazionale Muhindo Nzangi ha trasmesso, al Comitato di presidenza dell’Assemblea nazionale, una mozione di interpellanza del ministro del decentramento, Azarias Ruberwa, affinché possa fornire maggiori spiegazioni sull’atto di insediamento ufficiale del sindaco di Minembwe perché, secondo lui, il ministro avrebbe approfittato della sua autorità, per imporlo. Secondo Muhindo Nzangi, l’atto compiuto dal ministro del decentramento, egli stesso appartenente alla minoranza ruandofona Banyamulenge, potrebbe contribuire al deterioramento delle relazioni tra i congolesi e all’attuazione di un piano di balcanizzazione del Paese.
In questa corrispondenza, il deputato ha scritto: «Approfittando della sua autorità, il ministro del decentramento e delle riforme istituzionali potrebbe aver imposto l’atto di insediamento del sindaco del comune rurale di Minembwe, in occasione della presenza di una delegazione politico – militare in missione di pace.  Si tratterrebbe quindi di un atto di alto significato politico e simbolico che potrebbe rischiare, da un lato, di avvelenare i rapporti tra congolesi della regione e, dall’altro, di ravvivare i sospetti dell’inizio di attuazione di un piano di balcanizzazione del Paese. Ci sono più di 270 comuni i cui sindaci non sono ancora stati insediati. Perché Azarias Ruberwa si è interessato solo del comune di Minembwe? Deve darci delle spiegazioni. Per questo motivo, in conformità con l’articolo 193 del regolamento interno, chiedo all’assemblea l’interpellanza del ministro citato, affinché possa fornire una spiegazione sul suo atto, che sembra rasentare un conflitto di interessi».
Questo parlamentare eletto per il Nord Kivu ha dichiarato di temere per l’unità del Paese, dato che l’attuale ministro del decentramento e delle riforme istituzionali, Azarias Ruberwa è stato, nel passato, presidente del Raggruppamento Congolese per la Democrazia (RCD) che aveva creato il Territorio di Minembwe, comprendente diverse entità dei territori di Fizi, Mwenga e Uvira. Dopo la riunificazione del paese, sotto la pressione della popolazione locale, quel Territorio fu soppresso. Muhindo Nzangi ha inoltre ricordato che, con decisione del governo presa nella riunione del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2015, si era deciso di sospendere l’esecuzione del decreto del 13 giugno 2013.[26]

L’8 ottobre, in una agitata assemblea plenaria, la Camera dei Deputati nazionali ha ritenuto opportuna l’iniziativa di Muhindo Nzangi nei confronti del ministro per il decentramento Azarias Ruberwa. Nel corso della seduta, i parlamentari dell’opposizione hanno manifestato contro la creazione del comune rurale di Minembwe e l’insediamento delle sue autorità. Erano ben visibili degli striscioni con la scritta: “Non c’è Congo senza Minembwe” e “Minembwe non è in vendita”. Poiché l’Assemblea plenaria ha approvato la mozione di interpellanza del ministro Ruberwa, quest’ultimo dovrebbe presentarsi davanti all’Assemblea nazionale per riferire quanto successo. Dopo le sue spiegazioni, l’autore della mozione di interpellanza, il deputato Muhindo Nzangi, dovrà pronunciarsi su quanto riferito. Nel caso in cui non fosse convinto delle spiegazioni date dal ministro, egli avrà la possibilità di trasformare la sua mozione di interpellanza in una mozione di sfiducia.[27]

Il 19 ottobre, il ministro per il decentramento e le riforme istituzionali, Azarias Ruberwa Manywa, ha dato ai parlamentari la sua versione sull’insediamento di Gad Mukiza come sindaco del comune rurale di Minembwe, avvenuto il 28 settembre. Il ministro ha dichiarato che la sua presenza a Minembwe faceva parte della missione di pace condotta da Ngoyi Mukena, suo collega della difesa nazionale. Ha aggiunto che questa missione era stata autorizzata dal Consiglio dei ministri, precisando: «La mia missione era nazionale e l’ho svolta secondo coscienza e con responsabilità».
Riguardo all’atto di insediamento del sindaco, ha detto: «L’oggetto dell’interpellanza è una questione che, legalmente e costituzionalmente, riguarda la provincia. Non è appropriato che un ministro a livello nazionale, come me, risponda per atti compiuti, alla presenza del Governatore, dal ministro provinciale competente, che ha tale questione nelle sue attribuzioni. Peraltro, l’insediamento ufficiale delle autorità del comune di Minembwe si è svolto circa due mesi dopo l’insediamento di altre ETD del Sud Kivu». Davanti ai deputati, Azarias Ruberwa ha letto il verbale firmato dal governatore Théo Kasi durante l’atto di insediamento di Gad Mukiza come sindaco di Minembwe. Il ministro ha inoltre precisato che, essendo in funzione già da quasi due anni, è stato Gad Mukiza a fare il rapporto sulla sicurezza per la delegazione di Kinshasa. Egli ha infine risposto alle accuse di balcanizzazione che gli sono rivolte: «Si tratta di un’accusa priva di fondamento. Non mi riconosco minimamente in questo concetto. In ogni caso, si tratta di pura invenzione».
L’interpellazione del ministro per il decentramento Azarias Ruberwa era stata richiesta dal deputato nazionale Mohindo Nzangi, a proposto dell’insediamento ufficiale del sindaco del comune rurale di Minembwe, un atto che avrebbe amplificato, secondo lui, le tensioni tra le varie comunità etniche e i sospetti di balcanizzazione della RD Congo.[28]

Durante il dibattito apertosi dopo l’intervento del ministro, i parlamentari dell’FCC e alcuni di CACH hanno appoggiato il ministro Ruberwa. Secondo Fidèle Likinda, dell’FCC, gli atti relativi all’insediamento ufficiale del sindaco del comune rurale di Minembwe sono regolari e legali, in conformità con la legge. Per l’opposizione, invece sono irregolari. Secondo il deputato dell’MLC, Jacques Djoli, il diritto congolese non contempla la nozione di comune rurale. Infatti, secondo l’articolo 3, comma 3 della Costituzione, “gli enti territoriali decentrati sono la città, il comune, il settore e il capoluogo”. In nessuna parte della costituzione si parla di comuni urbani o rurali. Inoltre, il decreto emesso dal primo ministro nel 2013 avrebbe violato il “parere” dell’Assemblea provinciale del Sud Kivu. Da qui la necessità di rimandare la sua attuazione.
Da parte sua il ministro Azarias Ruberwa ha chiesto 48 ore di tempo, per ritornare a rispondere alle domande poste dai parlamentari.[29]

Tra gli altri interventi, si possono citare:
Amy Amatobe, ex ministro della Difesa, che ritiene che il dibattito su Minembwe sia più un dibattito sui suoi confini territoriali che sulla sua identità.
Ève Bazaiba, deputata dell’MLC, si è detta preoccupata per le rivendicazioni ascendenti e permanenti di una certa comunità: «Ieri si trattava della nazionalità e la si è loro concessa nel 1974. Oggi è la terra che è oggetto di rivendicazione. E cosa sarà domani?», aggiungendo: «C’è il rischio di avere, un giorno, un Lesotho o un Vaticano nella RD Congo. Questa questione deve essere affrontata con onesttà».
Kabange Numbi, ex ministro della Salute, ha affermato di aver seguito la questione di Minembwe quando era ministro. Secondo lui, il dossier di Minembwe è emblematico di molti altri casi. In effetti, vari altri territori e città avranno lo stesso problema di Minembwe, quello della limitazione territoriale perché, in molti casi, i confini sono vaghi e imprecisi.[30]

Il governo provinciale del Sud Kivu non si è detto in disaccordo con la versione fornita da Azarias Ruberwa. Secondo Lwabanji Lwasingabo, ministro provinciale dell’interno del Sud Kivu, è stato il ministro del decentramento e delle riforme istituzionali, Azarias Ruberwa, a prendere l’iniziativa dell’insediamento ufficiale, il 28 settembre, di Gad Mukiza, come sindaco del controverso comune diMinembwe: «È stato il ministro del decentramento, Azarias Ruberwa Manywa che, mentre stavamo cenando, la sera del nostro arrivo a Minembwe il 27 settembre 2020, ha chiesto al Governatore della Provincia di procedere all’insediamento del sindaco di questo comune rurale.
C’era anche il ministro nazionale della Difesa. Il governatore provinciale ha gentilmente manifestato il suo disaccordo, facendo notare la natura superflua di quell’atto, dato che il sindaco in questione stava già svolgendo le sue funzioni dal mese di febbraio 2019. Inoltre, tale atto non era stato ancora né previsto, né programmato. Il mattino seguente, il ministro Ruberwa è ritornato ad insistere sulla questione, sostenuto dalla comunità Banyamulenge in un suo incontro con il ministro nazionale della Difesa». Per quanto riguarda il verbale dell’avvenuto insediamento, Lwabanji Lwasingabo ha dichiarato che è stato redatto e firmato il giorno successivo, nella sala comunale di Minembwe: «Il documento in questione non era stato timbrato e avevo incaricato il sindaco di trasmetterlo. È al rientro da Minembwe che il verbale è stato trascritto su foglio intestato della provincia e timbrato». Infine, il ministro provinciale ha aggiunto: «Il tentativo del Ministro Ruberwa di voler addossare l’iniziativa dell’atto di insediamento al governo provinciale del Sud Kivu è un modo, per lui, di evitare di assumersi le sue responsabilità davanti a Dio e alla nazione rappresentata dai parlamentari riuniti in assemblea plenaria».[31]

[1] Cf Christophe Rigaud – Afrikarabia.com, 07.10.’20
[2] Cf Justin Mwamba – Actualité.cd, 28.09.’20
[3] Cf Richard Kaponirwe – Laprunellerdc.info, 05.10.’20
[4] Cf Thomas Uzima – Laprunellerdc.info, 03.10.’20
[5] Cf Thierry Mfundu – Politico.cd, 03.10.’20
[6] Cf Actualité.cd, 13.10.’20
[7] Cf Justin Mwamba – Actualité.cd, 28.09.’20
[8] Cf William Basimike – RFI, 30.09.’20
[9] Cf Kivutimes.com, 05.10.’20
[10] Cf Jean-Luc M. – Laprunellerdc.info, 04.10.’20
[11] Cf Berith Yakitenge – Actualité.cd, 04.10.’20
[12] Cf Berith Yakitenge – Actualité.cd, 05.10.’20
[13] Cf Thomas Uzima – Laprunellerdc.info, 03.10.’20
[14] Cf Ronsard Mikanda – Cas-info.ca, 06.10.’20
[15] Cf Ivan Kasongo – Actualité.cd, 08.10.’20
[16] Cf Jordan Mayenikini – Actualité.cd, 09.10.’20
[17] Cf Jordan Mayenikini – Actualité.cd, 09.10.’20
[18] Cf Ivan Kasongo – Actualité.cd, 13.10.’20
[19] Cf Radio Okapi, 21.10.’20
[20] Cf Bertin Bulonza – Laprunellerdc.info, 07.10.’20
[21] Cf Radio Okapi, 08.10.’20
[22] Cf Actualité.cd, 10.10.’20
[23] Cf Bertin Bulonza – Laprunellerdc.info, 09.10.’20
[24] Cf Déogratias Cubaka – 7sur7.cd, 12.10.’20
[25] Cf Berith Yakitenge – Actualité.cd, 29.09.’20
[26] Cf Berith Yakitenge – Actualité.cd, 03.10.’20; Richard Kaponirwe – Laprunellerdc.info, 03.10.’20
[27] Cf Berith Yakitenge – Actualité.cd, 09.10.’20
[28] Cf Actualité.cd, 19.10.’20
[29] Cf Radio Okapi, 20.10.’20
[30] Cf Thierry Mfundu – Politico.cd, 19.10.’20
[31] Cf Justin Mwamba – Actualité.cd, 20.10.’20; Déogratias Cubaka – 7sur7.cd, 20.10.’20