VIOLENZE IN KIVU, VERTICE DEI CAPI DI STATO A KAMPALA

Misna – 7 agosto 2012

 

È in corso a Kampala un vertice della Conferenza Internazionale dei Grandi laghi, convocato per far fronte alla sempre più pressante minaccia dei ribelli del Movimento 23 (M23) giunti ormai alle porte di Goma. Il vertice, secondo quanti riferito nei giorni scorsi, sarà consacrato alla creazione e organizzazione di un contingente multiforze da dispiegare nell’est della Repubblica democratica del Congo.

I capi di Stato della regione, tra cui il presidente congolese Joseph Kabila e il suo omologo ruandese Paul Kagame, dovranno definite la composizione del contingente da dispiegare alla frontiera ruandese. Le relazioni diplomatiche tra i due paesi, storicamente altalenanti, sono in una fase di tensione in seguito alla accuse rivolte da Kinshasa e confermate dall’Onu, secondo cui Kigali sosterrebbe finanziariamente e logisticamente, la ribellione nell’est.

All’indomani dell’incontro del 15 luglio a Addis Abeba, nel corso del quale era stata decisa la creazione del contingente, il segretario esecutivo della Cirgl, Ntumba Luaba, aveva precisato che la forza non avrebbe sostituito la missione Onu (Monusco) “ma piuttosto la completerà”.

Intanto sul terreno proseguono scontri e violenze: la società civile del Nord Kivu ha chiesto alle forze armate congolesi di prendere in consegna il capo ribelle Paul Sadala, alias Morgan, catturato assieme ad alcuni suoi uomini nel territorio di Lubero. Il gruppo sarebbe responsabile di diversi episodi di saccheggi e violenze oltre all’uccisione di 15 okapi, specie a rischio estinzione, nella riserva naturale di Epulu, patrimonio mondiale dell’umanità.

 [AdL]