Congo, l’ambasciatore e il carabiniere “portati nella foresta e uccisi”

Due vittime italiane che si aggiungono alle migliaia di cittadini congolesi, vittime innocenti delle barbarie di gruppi armati che si contendono il controllo sul territorio, per accaparrarsi le risorse naturali del suolo e sottosuolo.

Il 12 febbraio scorso, in una conferenza stampa, il movimento civico Lotta per il Cambiamento (LUCHA) aveva rivelato che, «solo nel 2020, nelle zone conflittuali dell’est della Rep. Dem. del Congo erano stati uccisi almeno 4.100 Congolesi (2.295 in Ituri, 1.206 a Beni, 432 sugli altipiani di Uvira e 182 a Goma)».
Possa questa tragedia interpellare le nostre autorità, sia italiane che europee, affinché si impegnino con più determinazione per la Pace nella RDCongo.
E’ accaduto vicino alla cittadina di Kanyamahoro, una ventina di chilometri a Nord di Goma, capoluogo della provincia del Nord Kivu). Ucciso anche l’autista.  Secondo fonti locali all’origine dell’attacco ci sarebbe stato un tentativo di rapimento, ma la matrice non è ancora chiara.