RWANDA: CONDANNATA LA INGABIRE

Otto anni di carcere. E’ la sentenza emessa oggi da un tribunale di Kigali nei confronti di Victoire Ingabire, storica oppositrice del presidente ruandese Paul Kagame e leader del partito, non riconosciuto, delle Forze democratiche unificate (Fdu-Inkingi).

 

La donna è stata ritenuta colpevole di “cospirazione contro le autorità e terrorismo” e di negazione del genocidio del 1994. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo, sostenendo di avere le prove di alcuni trasferimenti di denaro da lei effettuati a favore delle Forze democratiche per la liberazione del Rwanda, movimento hutu ruandese con base nella Repubblica democratica del Congo, considerato da Kigali come “formazione terrorista”. Ma parte delle accuse sono cadute.

 

Victoire Ingabire, era stata arrestata la prima volta nell’aprile 2010 quattro mesi dopo il suo rientro in Rwanda, paese da cui mancava dal 1993. Aveva tentato, invano, di candidarsi alle elezioni presidenziali del 9 agosto. In seguito fu posta agli arresti domiciliari e rilasciata su cauzione. Il carcere per lei è arrivato in seguito ad un nuovo arresto, due anni fa, il 14 ottobre 2010.