ELEZIONI CONTESTATE, APPELLI A PACIFICA DISOBBEDIENZA CIVILE

Fonte: Misna – 29 dicembre 2011

“Le elezioni del 28 novembre devono essere annullate; il potere nato da queste elezioni è illegittimo; il popolo non ha l’obbligo di sottoporsi a esso. Chiediamo la creazione di una struttura neutrale per organizzare, in un arco di tempo ragionevole, vere elezioni libere, trasparenti e realmente democratiche. La popolazione è invitata a organizzarsi per portare avanti azioni non violente di disobbedienza civile per tenere in scacco questo potere illegittimo. Invitiamo la comunità internazionale a non riconoscerlo”.

Lo chiedono alcune decine di organizzazioni della società civile congolese in una dichiarazione firmata ieri e di cui la MISNA ha ricevuto copia.
Tra i firmatari dell’appello, spiccano diversi esponenti della Lega degli elettori, il Gruppo Amos (di ispirazione cristiana) e molte sigle di associazioni per la difesa dei diritti umani.

Le prospettive per il 2012 sono quelle di un cambiamento di sistema. Non stiamo lottando per l’accessione di questa o quella persona al potere, ma per il cambiamento da un sistema capitalista liberale selvaggio e disumano a un sistema umanista in cui l’essere umano sarà in primo piano, in cui in beni saranno al servizio dell’uomo e non il contrario” ha detto alla MISNA padre José Mpundu, sacerdote di Kinshasa e uno dei firmatari della dichiarazione, a nome del Gruppo Amos.

I risultati delle elezioni presidenziali a turno unico del 28 novembre hanno sancito la rielezione di Joseph Kabila alla guida del paese. Una rielezione contestata dall’opposizione politica e segnata, a parere di molti osservatori, da numerose irregolarità o brogli nelle operazioni elettorali.

L’opposizione denuncia inoltre atti di repressione e di intimidazione da parte delle forze dell’ordine. Ieri, sarebbe stata saccheggiata l’abitazione di Serge Mayamba, segretario dell’Unione per la democrazia e il progresso sociale (Udps) dell’oppositore Etienne Tshisekedi, arrivato secondo alle presidenziali. Lo scorso fine settimana era stata saccheggiata la sede dell’Udps nel quartiere di Limete.