FORESTE TROPICALI, SOCIETÀ CIVILE CRITICA VERTICE BRAZZAVILLE

31.05.2011

Riserve e perplessità sono state espresse dalla società civile dei paesi del Bacino del Congo in merito al vertice ad alto livello in corso questa settimana a Brazzaville per la salvaguardia delle foreste tropicali del Congo, dell’Amazzonia e del Borneo-Mekong. “Nessuna organizzazione non governativa impegnata nella protezione delle foreste e delle comunità che vi abitano, nei nostri paesi, è stata coinvolta o invitata a partecipare al vertice” ha detto alla MISNA da Brazzaville Roch Euloge N’Zobo, portavoce della Piattaforma congolese per la gestione sostenibile delle foreste. “Siamo stati molto sorpresi e amareggiati dalla nostra esclusione – ha aggiunto – così come dal fatto che nella dichiarazione finale, già reperibile in rete sul sito dedicato al vertice, sia dedicato poco spazio al coinvolgimento della società civile e quasi nulla sulla situazione dei popoli delle foreste”.

La foresta del Bacino del Congo è, dei tre bacini presi in esame nel vertice, quella meno danneggiata dallo sfruttamento industriale dei boschi. “Tuttavia – ha sottolineato N’Zobo alla MISNA – le comunità che vivono nella foresta soffrono molto perché non traggono in nessun modo vantaggio dallo sfruttamento. Tra le richieste della società civile – aggiunge l’interlocutore – c’è l’augurio che i politici s’interessino maggiormente a queste comunità e accettino di condividere con esse i proventi dello sfruttamento della foresta”.

Una decina di Ong, della Repubblica del Congo, della Repubblica Democratica del Congo, del Gabon, del Centrafrica e del Camerun, hanno firmato un comunicato congiunto, nel quale espongono le loro riserve. Accese sono le critiche a soluzioni “basate sul mercato” come quella dei cosiddetti crediti di carbonio, ovvero i meccanismi di scambio e transazioni di crediti di riduzione di gas serra. “Un meccanismo attraverso il quale gli attori inquinanti potranno continuare a inquinare, sdebitandosi grazie alla compravendita di questi crediti” ha sottolineato Roch Euloge N’Zobo.

L’obiettivo del vertice di Brazzaville, che dovrebbe accogliere diversi capi di stato e di governo dei tre bacini di foreste tropicali, è di preparare un progetto di gestione concertata e sostenibile degli ecosistemi forestali. Secondo gli organizzatori, mira alla creazione di una cooperazione Sud-Sud e Nord-Sud a tutela delle foreste, che possa influire sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici e contribuire allo sviluppo dei paesi che ospitano i bacini.

Fonte: Misna