CONGO RD: Situazione calma, ma gli sviluppi sono imprevedibili; in ogni caso i missionari rimangono accanto alla popolazione.

Agenzia Fides

“Oggi a Bukavu la situazione è calma dopo che ieri ci sono state manifestazioni e saccheggi da parte della popolazione dopo che si era diffusa la notizia dell’avanzata dei ribelli dell’M23 dal Nord Kivu verso Sud” dice all’Agenzia Fides una fonte missionaria da Bukavu, capoluogo del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. L’M23, dopo aver preso il controllo di Goma, capoluogo del nord Kivu, (vedi Fides 20/11/2012; 21/11/2012) ha minacciato di marciare fino a Kinshasa se le autorità centrali non avviano negoziati con loro.
“Si dice che i ribelli dell’M23, dopo aver attaccato la città di Sake (a 20 km da Goma), si stiano dirigendo verso Bukavu, ma non si sa dove siano arrivati. Siamo in contatto con i nostri referenti a Goma che ci dicono che la città è tranquilla, ma è una calma apparente, perché non si sa cosa accadrà” dice la fonte di Fides che non desidera essere citata per nome, “altrimenti rischio l’espulsione” afferma. I missionari comunque non intendono allontanarsi: “Noi rimaniamo accanto alla popolazione, qualunque cosa accada. Siamo qui da 40 anni e non ci poniamo il problema di andarcene” conclude la nostra fonte.
La maggior parte delle Ong hanno evacuato il loro personale non solo da Goma ma pure da Bukavu.
In un comunicato, i Vescovi congolesi affermano: “ Dopo aver preso la città di Goma, i ribelli minacciano di marciare su Bukavu e sul resto del Paese. Questi ultimi non ingaggiano combattimenti con l’esercito nazionale, che si limita a ripiegare. Speriamo che gli appelli lanciati dai Capi di Stato della regione siano ascoltati per evitare ai nostri compatrioti nuove sofferenze”.
Il Presidente congolese Joseph Kabila ha partecipato ad un vertice straordinario a Kampala (Uganda) con i suoi omologhi rwandese (Paul Kagame) e ugandese (Yoweri Museveni) che hanno lanciato un avvertimento all’M23 di ritirarsi da Goma. Un rapporto dell’ONU pubblicato il 21 novembre accusa di nuovo Uganda e Rwanda di appoggiare con uomini e mezzi il movimento ribelle. (L.M.) (Agenzia Fides 22/11/2012)