Un secondo “candidato comune” dell’opposizione per le prossime elezioni presidenziali

Editoriale Congo Attualità n. 369 – A cura di Rete Pace per il Congo

L’accordo di Nairobi e la designazione di un secondo “candidato comune”

Dopo essersi ritirati dall’accordo di Ginevra (11 novembre 2018) secondo cui Martin Fayulu era stato designato candidato comune di una nuova coalizione elettorale dell’opposizione (Lamuka = Svegliati) per le prossime elezioni presidenziali, il 23 novembre, a Nairobi, in Kenya, Félix Tshisekedi (UDPS) e Vital Kamerhe (UNC) hanno firmato un nuovo accordo per un’alleanza tra i loro rispettivi partiti, per presentarsi insieme alle prossime elezioni (presidenziali, legislative nazionali e provinciali).

A tal fine, hanno creato una nuova piattaforma politica ed elettorale denominata “Verso il Cambiamento” e presieduta da Felix Tshisekedi. Attraverso questo accordo, Vital Kamerhe ha rinunciato alla sua candidatura a favore di quella di Felix Tshisekedi che, in caso di vittoria, gli avrebbe assicurato il posto di Primo Ministro.
Con questo accordo, l’opposizione si presenterebbe alle elezioni divisa in due blocchi:
1. Il campo di Bemba-Katumbi-Muzito, con la coalizione Lamuka, il cui candidato è Martin Fayulu,
2. Il campo UDPS-UNC, con la coalizione Verso il cambiamento, il cui candidato è Felix Tshisekedi.
Secondo vari osservatori, in elezioni presidenziali a un solo turno, in cui rimarrà eletto il candidato che otterrà la maggioranza relativa, questa divisione andrebbe a scapito dell’opposizione e favorirebbe il candidato unico del campo politico del presidente uscente Joseph Kabila, il Fronte Comune per il Congo (FCC), il cui candidato è Emmanuel Ramazani Shadary.
Se le varie componenti dell’opposizione avessero presentato un unico candidato, avrebbero sommato i loro voti, a svantaggio del candidato della maggioranza. Purtroppo, non vi sono riuscite.

Due coalizioni dell’opposizione a confronto

Difficile, per il momento, dire quale delle due coalizioni dell’opposizione, Lamuka e Verso il cambiamento, possa ottenere la maggior adesione popolare il giorno delle elezioni.
Tuttavia, se si prende in considerazione il numero delle persone che, a Kinshasa, sono scese in strada per accogliere Félix Tshisekedi e Vital Kamerhe, in occasione del loro ritorno il 27 novembre, esso sembra nettamente superiore a quello registrato in occasione del ritorno di Martin Fayulu il 21 novembre.
Questo dato di fatto sembra lasciar prevedere che Félix Tshisekedi possa ottenere più voti di Martin Fayulu, tanto più che l’UDPS e l’UNC sono due partiti ben presenti sul territorio e hanno una base elettorale sufficientemente ampia che ha permesso loro di arrivare rispettivamente al secondo e al terzo posto nelle presidenziali del 2011. Saranno tuttavia gli elettori a confermare o a smentire tale previsione il 23 dicembre prossimo.
Rimane tuttavia un punto debole: se Vital Kamerhe ha rinunciato alla sua candidatura a favore di quella di Félix Tshisekedi, tuttavia i suoi dati (foto, nome, cognome, insegne di partito, numero di referenza) potrebbero rimanere registrati sulla lista dei candidati sottoposta agli elettori il giorno delle elezioni poiché, secondo il calendario elettorale pubblicato dalla Commissione elettorale, il tempo per ritirare una candidatura è terminato sin dal 13 agosto scorso. In questo caso, una certa parte di elettori potrebbe votare a favore di Vital Kamerhe a scapito di Félix Tshisekedi. Per evitare questo rischio, è necessario che Vital Kamerhe faccia di tutto per orientare i voti dei militanti del suo partito verso Félix Tshisekedi.