A piccoli passi verso le elezioni

Editoriale Congo Attualità n.331 – a cura di Rete Pace per il Congo

 

Il 2 agosto, la Commissione elettorale ha dichiarato di aver già registrato 37.538.063 elettori, cioè il 91,3% dei 42 milioni di elettori previsti in tutto il paese. Secondo la stessa Commissione, queste operazioni di registrazione degli elettori inizieranno tra poche settimane anche nelle due province del Kasai e Kasai centrale, dov’erano state finora rimandate per motivi di insicurezza. Ciò dimostra  che, nonostante le varie difficoltà e l’estrema lentezza, la fase di registrazione degli elettori si sta avviando verso la sua conclusione.

 

Le attese della Commissione elettorale

 

– Nello stesso tempo, però, la Commissione elettorale informa che, per concludere l’operazione di registrazione degli elettori ha ancora bisogno di 140 milioni di dollari, ai quali si devono aggiungere gli oltre 525 milioni per l’organizzazione delle 3 elezioni dirette combinate (presidenziali, legislative nazionali e legislative provinciali) previste nell’accordo del 31 dicembre 2016.

– Inoltre, la Commissione elettorale ricorda che, affinché possa convocare le elezioni,  il parlamento deve approvare alcuni emendamenti alla legge elettorale, per adattarla all’attuale situazione, in cui non si è indetto un censimento generale della popolazione, come previsto in certi suoi articoli, ma si è piuttosto proceduto a un’operazione di iscrizione e registrazione delle sole persone maggiorenni aventi diritto di voto.

– Infine, la Commissione elettorale sta ancora aspettando che il Consiglio Nazionale di Supervisione dell’Accordo del 31 dicembre 2016 e del processo elettorale (CNSA), creato il 22 luglio, sia effettivamente operativo. Infatti, avendo già annunciato che è ormai impossibile organizzare le elezioni presidenziali, legislative nazionali e legislative provinciali entro il 31 dicembre 2017, come previsto nell’accordo del 31 dicembre 2016, la Commissione elettorale si trova nella necessità di dover concertarsi con il CNSA e il Governo, per poter valutare insieme a loro il tempo ritenuto necessario per organizzarle. Si tratta di una disposizione prevista dallo stesso accordo del 31 dicembre 2016.

 

▪ A proposito del finanziamento delle elezioni, il Primo Ministro Bruno Tshibala ha confermato l’impegno del governo di finanziare la totalità dei costi delle elezioni, precisando tuttavia che, qualora il governo non riuscisse ad ottenere tutte le risorse necessarie, egli non esiterebbe a chiedere la collaborazione dei partner internazionali.

▪ Per quanto riguarda l’effettiva operatività del CNSA, essa sembra intralciata dal fatto che la designazione del suo comitato di presidenza non ha ottenuto il consenso né del Fronte per il Rispetto della Costituzione, né dell’Opposizione firmataria dell’accordo del 18 ottobre 2016, tanto meno del Raggruppamento dell’Opposizione / ala Limete, tutti e tre firmatari dell’accordo del 31 dicembre 2016. In queste condizioni, è veramente difficile  pensare che il CNSA possa essere operativo e svolgere efficacemente la sua funzione di monitoraggio dell’applicazione dell’accordo del 31 dicembre 2016 e dell’evoluzione del processo elettorale.

Ne consegue che, se la Commissione elettorale condiziona la pubblicazione del calendario elettorale alle concertazioni con il Governo e il CNSA, la mancanza di operatività del CNSA rischia di bloccare ulteriormente il processo elettorale.

Secondo alcuni osservatori, questa situazione rivela la deliberata volontà, da parte del Presidente della Repubblica, di non organizzare le elezioni e di rinviarle a tempo indeterminato, per rimanere al potere il più possibile.

 

Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità

 

* Il Presidente della Repubblica, rendendo effettivamente operativo il CNSA, attraverso la ricerca di un ampio consenso sulla designazione di un comitato di presidenza rappresentativo di tutte le parti firmatarie dell’accordo del 31 dicembre 2016 o, almeno, di quelle firmatarie dell’annesso a tale accordo. Qualora non vi riuscisse entro tempi brevissimi (entro la fine del mese di agosto 2017), il Presidente della Repubblica dovrebbe, attraverso il Governo o i presidenti delle due camere del Parlamento, chiedere alla Commissione elettorale di procedere rapidamente alla pubblicazione del calendario elettorale da essa elaborato.

* La Commissione elettorale, pubblicando immediatamente (entro il 10 settembre 2017) un calendario elettorale realistico e, nello stesso tempo, il più possibile rispettoso delle esigenze costituzionali e delle disposizioni dell’accordo del 31 dicembre 2016. Esso dovrà  includere:

– le operazioni preelettorali, elettorali e post elettorali proprie della Commissione elettorale (la fase finale dell’operazione di registrazione degli elettori, convocazione dell’elettorato, pubblicazione delle liste definitive degli elettori, presentazione delle candidature ai vari livelli, preparazione e distribuzione sul territorio del materiale elettorale [schede di voto, urne, verbali, …], data delle elezioni, pubblicazione dei risultati elettorali, …)

– le scadenze entro le quali il Parlamento dovrà approvare le leggi necessarie per la continuazione del processo elettorale (emendamenti alla legge elettorale e legge sulla ripartizione dei seggi in Parlamento)

– le scadenze del piano di finanziamento del processo elettorale da parte del governo.

* Il Governo, fornendo puntualmente alla Commissione elettorale tutte le risorse finanziarie necessarie, facendo ricorso, se necessario, alla collaborazione della Comunità internazionale

* Il Parlamento, approvando urgentemente le necessarie modifiche alla legge elettorale e, quando la Commissione elettorale gli comunicherà i dati definitivi dell’operazione di registrazione degli elettori, la legge sulla ripartizione dei seggi in parlamento.